La città Bianca, cosa vedere ad Ostuni


Piccolo gioiello che impreziosisce il territorio pugliese, la città bianca di Ostuni, borgo della provincia di Brindisi, si trova a pochi chilometri dalla costa adriatica. Protetta dalle possenti mura aragonesi che nei secoli ne hanno difeso la bellezza e la cultura, è meta imperdibile per i turisti che vengono in vacanza in Salento. Sotto i raggi del caldo sole estivo, la città, infatti, si veste di candore e affascina gli occhi dei visitatori con il suo profilo delicato. Ogni angolo e ogni scorcio tipico della città è completamente rivestito di calce bianca, un bianco così puro che restituisce amplificata la luce e l’energia che avvolge le terre del sud Italia. 

Andiamo dunque alla scoperta dei luoghi e delle storie di questo singolare centro abitato.

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Il centro storico di Ostuni: una terrazza bianca con vista sull`Adriatico

Tra i bianchi edifici del centro storico, comunemente chiamato “terra”, si snoda un dedalo di vicoli e stradine rigorosamente nivee, passeggiando per le quali sembra davvero di essere stati catapultati in un’ambientazione fiabesca.

Ostuni, oltre ad essere una città dall’ invidiabile bellezza, è anche un borgo ricco di storia e di tradizioni e non mancano i luoghi culturali da visitare.

Prima tra tutte è la Cattedrale della città, dedicata a Santa Maria dell’Assunzione, la quale si erge maestosa sulla sommità del colle più alto del borgo. All’entrata, la Chiesa, struttura gotico-fiorita risalente al Quattrocento, è sormontata da un magnifico rosone, uno dei più grandi al mondo con ben 24 raggi. 

Antistante alla cattedrale poi si trova piazza Beato Giovanni Paolo II sulla quale si affacciano gli edifici settecenteschi del Palazzo Vescovile e del vecchio Seminario, collegati dal suggestivo arco Scoppa o comunemente detto “Loggia”.

Perchè ostuni è bianca?

A questo punto è lecito chiedersi quale sia la ragione per un bianco così accecante. Nel Seicento la città di Ostuni fu colpita da una grave pestilenza che mise in seria difficoltà la popolazione locale e la portò vicinissima alla totale estinzione. 

Per contrastare il diffondersi del morbo è nata l’esigenza dell’utilizzo della calce, materiale con proprietà asettiche e disinfettanti, che venne utilizzato per imbiancare tutti gli edifici

Da una pura esigenza sanitaria, l’usanza è mutuata in un canone estetico delle abitazioni, rendendo la città un vero e proprio borgo bianco a cavallo della costa. 

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Il museo diocesano e il Museo archeologico di Ostuni

Per immergersi ancora di più nella storia culturale di Ostuni, non si può fare a meno di visitare il museo diocesano e il museo archeologico della città.

Nel primo si entra in un interessante itinerario all`interno della residenza vescovile, ubicata in Piazza Beato Giovanni Paolo II, dove si può ammirare la collezione di fondi archeologici capitolari, gli argenti sacri, il crocifisso anatomico in cera, la statua “viva” della Madonna del Rosario e gli antichi libri ed ex voto. 

Un viaggio nella storia liturgica e nella storia della diocesi cittadina, per la quale può valere la pena dedicare step del proprio tour. Per avere ulteriori informazioni o prenotare una visita al museo diocesano si può consultare il sito ufficiale del museo.

Il Museo archeologico di Ostuni, invece, ospita reperti provenienti da tutta l’area delle Murge meridionali. Tra i più interessanti si trovano ceramiche, oggetti di ornamento e utensili di pietra a partire dal Paleolitico fino all’ età dei metalli. Il più importante tra questi ritrovamenti è il calco della Donna di Ostuni, gestante con feto, risalente a circa 27.000 anni fa.

Anche qui è bene conoscere gli orari di apertura e i giorni in cui puoi visitare il museo, in modo da programmare al meglio le proprie tappe. Le info più importanti sono consultabili sul portale ufficiale del museo

Sant`Oronzo, il legame con la città e la storia

Nella piazza principale di Ostuni si erge il monumento barocco simbolo della città: la colonna dedicata a Sant`Oronzo, protettore della città.

La tradizione racconta di come nel lontano XVIII sec. la città sia stata salvata da un’ondata di peste grazie al miracolo compiuto da Sant’ Oronzo al quale il popolo si è legato con devozione.

Tutt’ oggi verso la fine di agosto, durante i festeggiamenti patronali, si tiene la cavalcata in onore del Santo, uno dei più importanti eventi folcloristici del territorio alto salentino: un corteo di cavalli e cavalieri bardati a festa che sfilano per le vie della città e scortano la statua del Protettore fino al santuario eretto in suo nome. Il tutto in una cornice di coloratissimi fuochi pirotecnici.

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Parco archeologico di Ostuni 

Una volta completato il tour all’interno del centro, appena fuori dalla città si trova il parco archeologico di Ostuni. Un luogo di pace, in cui scoprire le origini dell`area a contatto con la natura.

Qui si trovano i resti di un grande santuario frequentato dal Paleolitico al XVIII sec. dove è stata ritrovata sepolta la giovane donna partoriente.

In epoche più moderne il sito è stato usato come luogo di culto. All`interno della grotta si trova, ancora oggi, l`icona della Vergine affrescata su di un muro.

Una vancaza a contatto con la tradizione

Ostuni è una delle mete più amate e conosciute del turismo nel tacco d’Italia. 

A prescindere da quale sia la tua idea di vacanza, non perdere l’occasione di visitare questa perla rara del Salento; è importante prenotare un alloggio ad Ostuni o nei dintorni.

L’ampio offerto da Sud Sud Vacanza ti permette di vivere al meglio questa esperienza immerso nell’ incantevole valle d’Itria con soggiorni a Martina Franca o nelle campagne vicine.

È bene infatti scegliere un luogo di pace e relax per poter visitare la città ed assorbire tutta l’energia positiva che questa zona conserva.